top of page

Orti sociali a Nuovo Cortile: lavoro, stagioni e percorsi di cura

Orti sociali Nuovo Cortile attività ergoterapica
Trapianto delle piantine di radicchio nei filari

L’estate è finita, ma nei nostri orti non si ferma nulla. Le giornate si accorciano, il sole scalda meno, eppure la terra chiede ancora attenzione. Così, insieme a Marinete e ai ragazzi della Comunità Terapeutica Pinocchio (CTP), continuiamo a lavorarla: si tolgono le piante estive ormai secche, si preparano le aiuole per le coltivazioni dell’autunno e dell’inverno.


Non sempre è semplice, non sempre fila tutto liscio. Ma c’è qualcosa che si muove, anche quando non si vede subito. Lo sappiamo bene: nei campi, come nei percorsi di cura, i risultati non si misurano in giorni. Si pianta, si aspetta, si ritorna. Si sbaglia. Si riprova.


Questa è l’attività ergoterapica che portiamo avanti da tempo: un lavoro manuale che si intreccia con il percorso personale di ciascuno. Gli orti sociali di Nuovo Cortile non sono solo uno spazio produttivo, ma anche educativo e relazionale. Nessuna retorica: c’è chi si appassiona, chi resiste a fatica, chi trova un ritmo tutto suo. Ma il valore sta proprio lì, nel provarci.


banner "nuovo cortile: incontri che cambiano la vita"

E mentre si impara a distinguere i semi, a riconoscere le erbacce, a usare gli attrezzi, ci si scopre capaci. Anche solo per un’ora. Anche solo per oggi. Anche un’attività semplice come togliere le erbacce o trapiantare le piantine di radicchio può diventare un’occasione per mettersi alla prova.


Nel nostro modo di intendere l’accoglienza e la riabilitazione, ogni attività — anche la più semplice — ha senso se si fa insieme. Se si accompagna. In questi mesi, tra il verde che cambia colore, continuiamo a prenderci cura della terra e delle persone. Con l’idea che anche da quello che sembra inutile, scartato o incolto, possa nascere qualcosa.

 
 
 

Commenti


Non puoi più commentare questo post. Contatta il proprietario del sito per avere più informazioni.
bottom of page